scritto e diretto da Mattia Torre
con Giordano Agrusta
scene Francesco Ghisu
disegno luci Luca Barbati
costumi Mimma Montorselli
assistente alla regia Francesca Rocca
movimenti di scena Alberto Bellandi
produzione Marta Morico
distribuzione Alessandro Gaggiotti
organizzazione Emanuele Belfiore, Serena Martarelli
comunicazione e ufficio stampa Beatrice Giongo
tecnici Jacopo Pace, Lorenzo Guerriero
produzione Marche Teatro / Nutrimenti Terrestri / Walsh
456 è la storia comica e violenta di una famiglia che, isolata e chiusa, vive in mezzo a una valle oltre la quale sente l’ignoto. Padre, madre e figlio sono ignoranti, diffidenti, nervosi. Si lanciano accuse, rabboccano un sugo di pomodoro lasciato dalla nonna morta anni prima, litigano, pregano, si odiano. Ognuno dei tre rappresenta per gli altri quanto di più detestabile ci sia al mondo. Una commedia che racconta come proprio all’interno della famiglia – che pure dovrebbe essere il nucleo aggregante, di difesa dell’individuo – nascano i germi di questo conflitto: la famiglia sente ostile la società che gli sta intorno ma finisce per incarnarne i valori più deteriori, incoraggiando la diffidenza, l’ostilità, il cinismo, la paura. Un racconto di come la famiglia sia un avamposto della nostra arretratezza culturale.
durata: 1h 15′