“UN FILM SULL’ITALIA PERBENE, CON BELLISSIME INTUIZIONI DI REGIA E UN ALBANESE COME SEMPRE MAGISTRALE“
(Paola Casella -mymovies.it)
Durata: 94min
Antonio, dovendo pagare il matrimonio della figlia, scoprirà, suo malgrado, che chi custodisce i nostri tesori non sempre custodisce anche i nostri sogni..
Antonio Riva è un operaio specializzato in prepensionamento, che va ancora in fabbrica ad insegnare (gratis) il mestiere ai più giovani. Accudisce la madre affetta da demenza senile, è in buoni rapporti con la ex moglie e ha un’amante sposata che si vuole divertire. Quando la figlia Emilia annuncia il suo matrimonio Antonio è felice di provvedere ai costi della cerimonia, perché quello di portare la sua bambina all’altare è sempre stato il suo sogno, e il gioco preferito di entrambi. Così si reca in banca per prelevare dal conto su cui ha messo tutto ciò che ha, ma il direttore gli consiglia invece di fare un prestito con una finanziaria e non disfare le sue azioni, che stanno “viaggiando”. Ma Antonio non possiede azioni, o meglio, non si è reso conto di aver tramutato le sue obbligazioni sicure in azioni a rischio, passando da risparmiatore ad azionista su consiglio di quella banca dove gli impiegati erano di famiglia, e che aveva sostenuto lo sviluppo dell’intero paesino sul lago di Lecco dove è nato e cresciuto. Quella banca, poi, mica può fallire, perché se fallisse “andrebbero a gambe all’aria tutti quanti”.