“UN FILM CHE ENTRA A FONDO NELLE PAROLE DI GABER E CI RICORDA CHE OGNI SUA CANZONE TRASFORMAVA LA LIBERTÀ IN PARTECIPAZIONE“
(Paola Casella – mymovies.it)
Durata: 135min
Un percorso lungo la vita e la carriera di Giorgio Gaber.
Chi è stato Giorgio Gaber, per la musica italiana ma soprattutto per noi, che magari “non ci sentiamo italiani, ma per fortuna o purtroppo lo siamo”? È forse da questa domanda che è partito Riccardo Milani per raccontare uno dei cantautori più originali del nostro Paese, ma anche un teatrante, un filosofo, un pensatore politico e un “operatore culturale” nel senso più alto e nobile del termine.
A raccontarlo, oltre a decine di spezzoni delle sue apparizioni televisive e dei suoi spettacoli teatrali, e molteplici canzoni scritte e interpretate dal Signor G, sono tanti testimoni che l’hanno conosciuto e che a lui si sono ispirati: dalla figlia Dalia Gaberscick, al nipote Lorenzo Luporini e al suo prozio, lo storico paroliere Sandro Luporini (zio del marito di Gaberscick, Roberto) fino alla vedova Ombretta Colli, che non parla mai ma incarna il suo rimpianto. E poi Jovanotti, Ivano Fossati, Gianni Morandi, Paolo Jannacci, Gino e Michele, Fabio Fazio, Michele Serra, Mogol, Ricky Gianco, Claudio Bisio, persino un giovane attore come Francesco Centorame e figure politiche come Mario Capanna e Pier Luigi Bersani.
.