uno spettacolo di Mario Perrotta
collaborazione alla regia Paola Roscioli
musiche Domenico Modugno
arrangiamenti Vanni Crociani, Massimo Marches, Giuseppe Franchellucci, Mario Perrotta
Vanni Crociani pianoforte, fisarmonica, Massimo Marches chitarre, Giuseppe Franchellucci violoncello

produzione Permar Compagnia Mario Perrotta/Emilia Romagna Teatro ERT-Teatro Nazionale

L’autore, regista e interprete Mario Perrotta dedica il suo nuovo progetto alla “felicità” ispirandosi alle parole, alla musica e alla vita del celebre cantautore Domenico Modugno, che, secondo l’artista, incarna a pieno questo sentimento. Uno spunto per riflettere su quanto sia difficile oggi aspirare alla felicità, a differenza dell’epoca del boom economico in cui c’era voglia di sognare un futuro migliore.
C’è stato un momento in cui il nostro paese – e una gran parte di mondo – è apparso felice, negli anni a cavallo del 1958, gli anni subito prima e subito dopo l’inizio del boom economico la gente era – o sembrava – felice, carica di futuro negli occhi. Anche i ceti meno abbienti sembravano felici, sicuramente più felici dell’umanità contemporanea abitata da “passioni tristi”.
E se c’è un uomo che incarna tutto questo nel suo corpo, se c’è uno che con la sua voce, con la spinta vitale che ha abitato ogni suo passo, rappresenta appieno quegli anni, questo è Domenico Modugno che con una sola canzone rende l’intero occidente felice di esistere. Lui sapeva di lavorare sull’effimero, sull’impalpabile ma, nonostante tutto, si ostinava a crederci: «Io voglio cantare la felicità. Anche se non esiste, mi voglio illudere che esista, devo credere che esista».

durata: 1h 20’